disponibile solo in tedesco santésuisse approva in linea di massima l'impostazione delle modifiche all'art. 64a LAMal, in particolare l'abolizione delle liste nere dei morosi. L'onere amministrativo richiesto dalle liste è nettamente superiore all'utilità. santésuisse sostiene inoltre l'istanza di considerare in futuro i genitori come debitori dei premi dei figli. Questo, per evitare che i giovani adulti vengano perseguiti per i premi non pagati prima del raggiungimento della loro maggiore età.…
disponibile solo in tedesco Gli intermediari poco seri non sono graditi alla popolazione. Per questo motivo santésuisse incoraggia l'introduzione di una regolamentazione vincolante per il settore. santésuisse accoglie quindi con favore l'avamprogetto concernente la legge federale sul disciplinamento dell'attività degli intermediari assicurativi. Con le modifiche nella legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie e nella legge sulla sorveglianza degli assicuratori, il Consiglio federale…
Gli assicuratori malattia non sono toccati dalle modifiche della legge sull'AVS. L'uso del numero AVS per gli assicuratori malattia è disciplinato nella legge sull'assicurazione malattia (LAMal) e nella legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (LVAMal). La proposta prevede di consentire in modo generalizzato alle "autorità" di utilizzare sistematicamente il NAVS. Ciò rende superflua l’autorizzazione mediante legge speciale per l'uso del NAVS da parte delle autorità. Gli assicuratori…
disponibile solo in tedesco santésuisse accoglie con favore la modifica della legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA) proposta dal Consiglio federale, la quale prevede che sia la FINMA ad assumersi la responsabilità per gli intermediari non vincolati. Tuttavia, ritiene che la delimitazione tra intermediari vincolati e non vincolati vada regolamentata con maggiore chiarezza. santésuisse auspica inoltre che gli intermediari vincolati continuino a iscriversi - anche se non sono obbligati…
santésuisse accoglie con favore l’adeguamento dell’ordinanza sullo scambio automatico dei dati ai sensi dell’articolo 64a LAMal per gli assicurati in mora. Il concetto sullo scambio dei dati elaborato da santésuisse e CDS è stato accolto nelle direttive cantonali.
Come espresso nella sua presa di posizione, santésuisse chiede adeguamenti e precisazioni sulle previste modifiche. Per esempio nell’art. 36b cpv. 4 nel caso in cui le persone residenti in uno Stato extra-UE, in Islanda o Norvegia, ma assoggettate all’assicurazione svizzera, si sottopongano a cura ospedaliera stazionaria in Svizzera. Gli assicuratori malattia pretendono che il Cantone si assuma anche in questo caso la quota cantonale senza imputarla agli assicuratori.
Nel suo parere concernente la prevista modifica dell’ordinanza e del regolamento del Consiglio di Stato urano sul mancato pagamento dei premi e delle partecipazioni ai costi, santésuisse giudica positivamente il riferimento al progetto di santésuisse e CDS sullo scambio dei dati concernenti l’articolo 64a LAMal. Il concetto sullo scambio dei dati si rispecchia in particolare nelle direttive cantonali.
santésuisse disapprova la revisione della legge sulla protezione dei dati nella sua formulazione attuale. Il progetto adotta soprattutto le nuove formulazioni e definizioni dell’area europea senza introdurre novità sostanziali nel diritto attuale. La revisione delle norme in materia di protezione dei dati comporta soltanto un maggior onere amministrativo per gli assicuratori malattia senza un’utilità tangibile per gli assicurati.
Per quanto concerne la nuova circolare FINMA, gli assicuratori malattia criticano in particolare la mancata distinzione delle regolamentazioni per l’outsourcing all’interno dei gruppi e outsourcing esterno. Inoltre la circolare impone agli assicuratori malattia un maggiore onere amministrativo a livello di attuazione e maggiori ostacoli nella definizione delle relazioni contrattuali con terzi senza l’apporto di alcun valore aggiunto.
santésuisse respinge la modifica dell’ordinanza, perché ritiene che non serva a migliorare la verità e la trasparenza dei costi. La ripartizione in regioni di premio deve continuare ad essere fatta a livello di Comuni.