Focus
Scarso interesse per una garanzia della qualità efficace
Si rischia di avere una tigre di carta sdentata!
Una nuova proposta della Commissione della salute degli Stati ostacola l'attuazione coerente di misure utili a garantire la qualità.
L'assenza di possibilità sanzionatorie ha impedito finora l'introduzione, specie nel settore ambulatoriale, dei programmi di qualità previsti per legge. Nella scorsa sessione estiva, il Consiglio nazionale ha provato a mettere fine a questa situazione insoddisfacente, creando le necessarie premesse per riuscire finalmente a imporre misure capillari di garanzia della qualità.
Altri 20 anni di inefficacia?
A cavallo dell'anno nuovo, la Commissione della salute del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha posto in consultazione una sua proposta strutturale finalizzata alla garanzia della qualità. santésuisse ritiene la proposta priva delle condizioni necessarie a una soluzione incisiva. È prevista una organizzazione, la cui efficacia poggerebbe unilateralmente su contratti di qualità tra i partner tariffali. Va detto, comunque, che aspettiamo la prova di fatto da ben 20 anni. Finora i medici sono riusciti a impedire ogni tentativo di sancire misure di garanzia della qualità vincolanti nelle convenzioni tariffali, e con ogni probabilità lasceranno le cose come stanno anche in futuro, con o senza organizzazione della qualità. Spetta dunque al Parlamento istituire le basi legali utili a promuovere una competizione di qualità.