In linea di principio, santésuisse accoglie positivamente l'intervento del Consiglio federale per adeguare la struttura tariffale nel settore ambulatoriale. Tuttavia, santésuisse considera criticamente la richiesta del Consiglio federale di imporre agli assicuratori malattia di considerare le riduzioni tariffali già nella determinazione dei premi 2018. Un approccio sbagliato sotto l'aspetto economico. Bisogna conoscere i risparmi effettivamente ottenuti prima di procedere alla riduzione dei premi.
I premi vengono fissati in base all'andamento dei costi. Se i risparmi stimati in 470 milioni di fran-chi si riveleranno molto minori di quanto preventivato, nell'anno successivo, ossia nel 2019, ci troveremo a dover subire un aumento dei premi consistente e doloroso. Con il suo intervento, il Consiglio federale ha fatto chiarezza in materia di tariffe ambulatoriali applicate a partire dal 2018 e ha creato le opportune premesse per generare dei risparmi a lungo termine. santésuisse valuta invece in modo critico la richiesta del Consiglio federale rivolta agli assicuratori malattia di considerare una riduzione dell'1,5 per cento circa già nella determinazione dei premi 2018.
Al momento non siamo in grado di dire con certezza in quale misura l'adeguamento tariffale si ripercuoterà sui costi delle prestazioni mediche e ospedaliere. Le esperienze maturate con la ri-duzione tariffale introdotta nel 2014 per determinate prestazioni specialistiche hanno evidenziato che i medici e gli ospedali interessati hanno compensato il calo delle entrate con un aumento del volume delle prestazioni fatturate. Quindi è lecito dubitare che il nuovo intervento tariffale del Consiglio federale non produrrà i risparmi attesi. E considerato che i premi si adeguano all'andamento dei costi, in un simile caso gli assicuratori malattia dovranno supplire alla lacuna finanziaria con un più marcato aumento dei premi per il 2019. Aumento che una politica dei premi accorta deve invece evitare. Inoltre, sono gli assicuratori malattia a doversi assumere la responsabilità imprenditoriale e non spetta al Consiglio federale esonerarli da tale responsabilità.