Pressato dai Cantoni, il Consiglio degli Stati rischia di affossare l'EFAS
Con l’inclusione delle cure nell'EFAS, come prospettata dal Consiglio degli Stati, si corre il rischio che l'EFAS provochi un'impennata dei premi. E dopo le decisioni del Consiglio degli Stati, l'EFAS potrebbe mutarsi in una mostruosità burocratica, specie se i Cantoni insisteranno nel voler svolgere anche loro il controllo delle fatture, assumendosi così in doppia istanza un'attività primaria che è caratteristica peculiare degli assicuratori malattia. Lo scorso anno il Consiglio nazionale è andato incontro al Consiglio degli Stati, ma quest'ultimo insiste sulle richieste avanzate dai Cantoni, mettendo a repentaglio una riforma di fatto utile e intelligente. Adesso il Consiglio nazionale è chiamato a ribadire le decisioni prese finora.
santésuisse ha da sempre sostenuto in linea di principio il finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie (EFAS). Tuttavia, le riforme non devono finire per gravare sulle spalle degli assicurati, già molto provati di questi tempi. Oberare ulteriormente il progetto, sarebbe cosa decisamente sconsiderata. Purtroppo è proprio questo lo scenario che incombe dopo le decisioni del Consiglio degli Stati, nonostante che il Nazionale abbia dato prova di buonsenso riuscendo a portare avanti l'EFAS grazie a una serie di compromessi. Oltre al doppio controllo delle fatture da parte dei Cantoni - cosa del tutto inutile e costosa - il Consiglio degli Stati vuole integrare rapidamente e incondizionatamente le cure di lunga durata nell'EFAS. Sia il Nazionale che il Consiglio degli Stati hanno deciso di integrare le cure nel progetto EFAS. Ma, rispetto al Consiglio degli Stati, il Nazionale pretende che prima di farlo, siano disponibili tariffe con una base di costi uniforme e trasparente. E questo solo una volta attuata interamente l'iniziativa sulle cure infermieristiche.
L’inclusione delle cure costerà miliardi agli assicurati
Anno dopo anno, i costi di cura di lunga durata aumentano sensibilmente a causa dell'invecchiamento demografico. Perciò, una decina di anni fa, il Parlamento ha deciso di limitare i contributi degli assicurati alle cure. Questo perché la marcata evoluzione dei costi di cura faceva lievitare i premi. Una situazione che è non è assolutamente cambiata a un decennio di distanza. A quanto pare, il Consiglio degli Stati vuole utilizzare l'EFAS per far tornare indietro il tempo. Integrando incondizionatamente i costi di cura nell'EFAS si rischia di generare costi supplementari sproporzionati che azzereranno i possibili risparmi e che, al contrario, provocheranno un'impennata dei premi. Il calcolo su modello di santésuisse dimostra che nel giro di pochi anni dalla loro integrazione, i costi di cura produrranno risultati diametralmente opposti agli obiettivi di efficienza auspicati con l'EFAS andando a pesare ulteriormente su chi paga i premi. E questo per un progetto che è stato pensato per sgravare chi paga i premi.
santésuisse si oppone perciò decisamente all’inclusione incondizionata delle cure nel progetto EFAS. Occorre quantomeno integrarvi totalmente le condizioni decise dal Consiglio nazionale per documentare con la massima chiarezza e trasparenza l'entità finanziaria dei costi di cura.
Nessun doppio controllo
La versione del Consiglio degli Stati prevede di concedere ai Cantoni la possibilità di controllare le fatture individuali. Un simile doppione non farà che annacquare ulteriormente l'auspicata efficacia dell'EFAS. Il Nazionale ha perlomeno deciso nella sessione autunnale che i Cantoni non debbano poter eseguire ulteriori controlli e che non debbano essere forniti loro dati concernenti le fatture. Il controllo delle fatture – sta a dire LA competenza primaria degli assicuratori malattia – resta perciò affidato a mani più che esperte.
Dare prova di buonsenso
Decidendo di includere le cure nel progetto, le Camere non fanno altro che gravare ancora di più su chi paga i premi invece che alleggerirne il già pesante fardello. Bisogna dare prova di buonsenso per non far fallire la più consistente riforma LAMal dall'introduzione del nuovo finanziamento ospedaliero.